200.000 m² di campus tecnologico, 90.000 m² di superficie coperta destinata a data center, fino a 90 MW di potenza: questi sono solo alcuni dei numeri di Global Cloud Data Center, progettato per ridurre al minimo il suo impatto sull’ambiente, senza compromettere i massimi standard garantiti di affidabilità e prestazioni. E’ inoltre alimentato da energia 100% rinnovabile dalla provenienza certificata a livello europeo con la Garanzia di Origine (GO).
La scelta di affidarsi a Socomec per le soluzioni destinate a garantire continuità e qualità di alimentazione è ormai consolidata per il provider italiano. Il rapporto tra le due aziende dura infatti ormai da diversi anni, anche in virtù del valore riconosciuto da Aruba ai prodotti e al servizio Socomec. Come sottolinea Alessandro Bruschini, Infrastructure Manager Aruba “l’esperienza maturata ci ha consentito di apprezzare la qualità della risposta, sia a livello di macchine - la reazione dei sistemi ogni volta che c’è necessità - sia in termini di risposta delle persone dell’azienda, sempre pronte ad intervenire in modo tempestivo in caso di necessità”.
Il Global Cloud Data Center di Aruba è un Data Center costruito per rispondere alle esigenze di aziende di tutte le fasce, dalle pmi alle enterprise, di localizzare i propri server in aree contigue al loro business, e pensato per coniugare sicurezza e efficienza. Ideata come struttura carrier neutral con disponibilità di connettività gestita, il sito offre ai clienti la possibilità di creare soluzioni di colocation su misura, dall’unità rack al data center dedicato, oltre alla possibilità di fruire di aree magazzino ed uffici
Modularità e personalizzazione
Analogo come struttura agli altri due grandi Data Center creati da Aruba negli ultimi anni, il campus di Ponte San Pietro mette a disposizione servizi di colocation e housing per tutte quelle aziende del nord d’Italia e le internazionali, che intendono avere un punto di riferimento in Italia. Pur potendo dunque contare su aspetti consolidati di ridondanza tra le diverse strutture, in questa ultima realizzazione si è però reso necessario organizzare una modularità degli impianti.
Il primo blocco di campus ad essere stato inaugurato è una struttura di 40 mila metri quadri composta da diversi moduli. Il primo di essi ospita al suo interno dieci sale contenenti circa 300 armadi rack di 48 unità l'una, dove sono collocati i server dei clienti
Le data hall dispongono di un pavimento flottante alto 2 metri per un sistema di compartimentazione dell’aria efficiente e privo di turbolenze. Una scelta strategica che permette anche un lavoro migliore e comodo ai tecnici.
Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento, l’aria refrigerata all’interno delle unità di condizionamento viene prima spinta nel plenum inferiore, ossia nel sottopavimento di 2 metri - quindi canalizzata all’interno dei singoli rack ed infine aspirata nel plenum superiore, ossia nel sottotetto di 3 metri.. Vista la potenza personalizzabile fino a 40 kW per rack, il modulo in questione può arrivare a consumare fino a 15 Megawatt a regime. Per garantire l’alimentazione è stato creato un Power Center multi-modulare, un hangar riempito con 4 container dotati di 2 moduli UPS a ridondanza 2N+1, capace a pieno regime di ospitarne fino a 15. Per ulteriore garanzia di disponibilità dei sistemi sono inoltre previsti dei generatori di emergenza ridondati con autonomia di 48 ore a pieno carico senza rifornimento.
Il concetto di modularità è dunque alla base anche delle soluzioni di alimentazione. Non a caso, Aruba ha optato per una struttura basata su container per il Power Center. Ogni modulo viene realizzato ad Arezzo e poi trasportato a Milano. Questa soluzione permette di gestire la lavorazione della parte elettrica nei container in parallelo con eventuali altri lavori nell’area Per l’allestimento dei container, Aruba ha deciso ancora una volta di impiegare dispositivi Socomec. Grazie all’ormai consolidato rapporto tra i due partner, Aruba può disporre di soluzioni di provata bontà e di importanti vantaggi nelle fasi di studio e di ingegnerizzazione della soluzione. In particolare in questo caso, in cui la fase di pre-analisi è stata fondamentale per rispondere alle esigenze specifiche richieste per assicurare modularità ed adattabilità in base all’occorrenza.
Potenza sempre disponibile
Per la parte di carico critico, ovvero quella desinata all’ alimentazione dei server, sono stati adottati gli UPS DELPHYS Green Power da 500kVA, per creare dei sistemi in parallelo con 2 linee di alimentazione, ognuna delle quali con ridondanza N+1.
La scelta di adottare queste apparecchiature, oltre a perseguire gli obiettivi fondamentali di continuità e sicurezza del servizio, permette di non compromettere l’efficienza, grazie alla tecnologia di conversione a tre livelli che consente un’elevata resa anche a carichi ridotti.
Le apparecchiature della serie Green Power hanno garantito ad Aruba la possibilità di disporre della modalità a doppia conversione VFI (Voltage Frequency Independent), l'unica modalità operativa degli UPS che assicura la totale protezione del carico contro tutti i problemi di qualità della rete elettrica. In tale modalità, l’efficienza dei sistemi è superiore al 96%.
Accanto alle soluzioni destinate a garantire la disponibilità dei carici critici, sono state poi impiegate anche altre apparecchiature di potenza inferiore per provvedere alla continuità del condizionamento e dell’areazione.
Sempre per garantire la disponibilità, Aruba ha optato per una soluzione altamente efficace, ovvero quella di adottare nel proprio Data Center anche dei sistemi di trasferimento statici, ad ulteriore garanzia sia della continuità di alimentazione che della sicurezza degli operatori. Per questo l’intera sala viene protetta da STS statici Socomec della serie STATYS da 1.600 A. Consentendo un rapido trasferimento da una sorgente di alimentazione all’altra, in impianti ridondati come quelli di Aruba, gli STS evitano il rischio che un malfunzionamento localizzato su uno dei rami di ridondanza o su un carico possa creare danni su entrambe le linee.
Energia del Global Cloud Data Center (IT3) - DC-A in numeri:
Punti di allacciamento alle utility: 2
Potenza totale: 15 MW (ridondati)
Ridondanza UPS: 2N+1
Tipologia UPS: statici a doppia conversione in tecnologia VFI
Potenza singolo UPS: 500kVA
Autonomia UPS: 30 minuti (standard) - 15 minuti (minima)
Ridondanza generatori: 2N
Tipologia generatori: gruppi elettrogeni diesel
Autonomia a pieno carico: 48h senza rifornimento
Sicurezza ed efficienza ai massimi livelli
Sul fronte della sicurezza, tutti gli impianti sono stati progettati e costruiti per eccedere i massimi livelli di resilienza previsti dal livello Rating 4 (precedentemente Tier 4) di ANSI/TIA 942-A. Un servizio di vigilanza armata 24/7/365 con 7 diversi perimetri di controllo garantisce la protezione del campus contro eventuali intrusioni, mentre il cuore del sistema - la Data Hall – è protetto integralmente da muri tagliafuoco e tetto con doppia copertura isolante. Il posizionamento assicura infine la protezione contro gli elementi naturali: il campus si trova su di un’area rialzata non esondabile ed in zona sismica 3, ovvero a bassa sismicità, senza terremoti di rilievo negli ultimi 2000 anni (fonte catalogo CFTI da sito INGV).
Poiché l’efficienza energetica, inoltre, è stata riconosciuta come driver portante per assicurare produttività e competitività della soluzione, il Data Center è stato progettato per sfruttare tutte le possibili soluzioni in grado di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, senza compromettere affidabilità e prestazioni. Il sistema di raffreddamento ad altissima efficienza funziona ad acqua di falda, mentre la potenza necessaria - fino a 90 MW – viene ottenuta anche con il ricorso alla produzione autonoma di energia idroelettrica e fotovoltaica. Tutto l’impianto è’ inoltre alimentato da energia 100% rinnovabile dalla provenienza certificata a livello europeo con la Garanzia di Origine (GO).
Il Data Center è dotato di Building Management System (BMS), un sistema di monitoraggio degli impianti che assicura l’efficienza operativa ed energetica dei sistemi di alimentazione e raffreddamento delle sale dati. Il BMS monitora tutti gli impianti in autonomia, gestendo allarmi, warning, parametrizzazione delle macchine e eventuali manovre.